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Certo, il periodo in cui mia suocera è rimasta da noi non è stato esente da sacrifici, ma ciò che poteva essere un peso ormai mi risultava leggero; lei a sua volta non è rimasta indifferente alle mie premure ed ha ricambiato ogni gesto con altrettanto amore. Dopo alcuni mesi di malattia si è spenta serenamente. Proprio in quei giorni mi sono accorta di essere in attesa del bimbo tanto desiderato (da nove anni!). Egli è per noi il segno tangibile dell’amore di Dio che ricambia quel po’ d’assistenza che come nuora e figlio abbiamo cercato di dare alla mamma.

M. – Argentina

Dal Vangelo del giorno