Tra scienza e amore.
Dal 6 all’8 ottobre 2011 si è tenuto a Roma il congresso nazionale sulla disabilità intellettiva “Tra scienza e amore” promosso dall’Opera don Guanella, sotto l’egida dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio delle principali società scientifiche che operano nel settore.
Anche Medicina Dialogo Comunione aveva dato il suo patrocinio all’evento.
Circa 200 i partecipanti: professionisti sanitari, assistenti sociali, ricercatori, insegnanti, dirigenti dei servizi. Come coniugare approccio scientifico e solidarietà? è questa – hanno sottolineato Simonetta Magari e Mariagrazia Arneodo del comitato organizzatore - la sfida prioritaria in tempi di scarsità di risorse economiche e incertezze valoriali.
L’evento, accreditato ECM per tutte le figure professionali e con l’esonero scolastico per gli insegnanti di sostegno, si è articolato in tre giornate, sulle tematiche “Le nuove frontiere della disabilità intellettiva”, “La rete dei servizi socio-sanitari a sostegno dei disabili e delle loro famiglie” e “La relazione d’aiuto, essenza della professione sanitaria”, svoltesi rispettivamente nelle sedi istituzionali del Campidoglio, del Consiglio della Regione Lazio e presso l’ Opera Don Guanella: luoghi ideali per il confronto di diverse opinioni e delle nuove tendenze nel campo della disabilità intellettiva.
Il convegno ha visto la partecipazione di personalità di spicco nel panorama scientifico internazionale, fra cui Luigi Croce, in rappresentanza dell’Associazione Mondiale di Riabilitazione psicosociale e dell’autorevole Associazione Americana per le Disabilità Intellettive e dello Sviluppo e Marco Bertelli, Presidente della sezione Disabilità Intellettiva della Società Mondiale di Psichiatria, nonché fondatore della Associazione Italiana per lo studio della Qualità di vita.
Tra i relatori Flavia Caretta, parlando delle cure di fine vita, ha evidenziato il ruolo determinante della relazione, che a volte è tutto quanto si può offrire al paziente e spesso riduce significativamente la sofferenza di chi sta morendo. Massimo Petrini, Preside dell’Istituto di Teologia Pastorale Sanitaria “Camillianum” di Roma, è intervenuto su “Il rapporto con il paziente e lo stress correlato: la figura del guaritore ferito”. La seconda parte del pomeriggio di ogni giornata è stata dedicata alla presentazione e discussione di contributi dei Centri per la disabilità intellettiva, con una partecipazione attiva e un confronto ricco e costruttivo fra i presenti.