Professionalità: quali valori per la pratica quotidiana? Etica nei paesi in via di sviluppo
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- Pubblicato: Martedì, 24 Febbraio 2015 14:18
- Scritto da Anna Berti
Gamechu era un bambino di due anni giunto all’ospedale rurale etiope in cui lavoravo
per una massa addominale. Subito, visitandolo, ho notato che era severamente
malnutrito e all’addome si palpava una massa dura che faceva sospettare un tumore.
essere maestro e modello. Non è facile rispondere alla domanda implicita nel titolo: “Che cosa fa essere un bravo docente in medicina?” Non è facile per vari motivi: una prima sfida è collegata al contesto in cui oggi il docente si trova a svolgere il suo compito di formatore.Cosa suscita oggi nell’immaginario sociale la medicina?
Non ho conosciuto Simona quando anni fa era instancabile, piena di risorse, di simpatia ed era il punto di riferimento per centinaia di persone, in un altro continente. Non ho neanche mai ascoltato la sua voce… Non posso però nascondere che, nonostante ciò, mi sono sentita così voluta bene personalmente, apprezzata, valorizzata. Ancora oggi, a distanza di quasi un anno dalla sua morte, continuo ad avvertire profondamente la ricchezza che questa esperienza ha lasciato dentro di me.
fare propria la professionalità. Nei precedenti interventi abbiamo sentito quali sono le aspettative generali dello studente, con uno sguardo particolare a tutto quello che riguarda il suo percorso formativo. Allo stesso modo abbiamo sentito lo stato dell’arte ed i nuovi sviluppi della realtà
Il 23 e 24 ottobre 2010 si è svolto presso il Policlinico Gemelli a Roma il primo congresso per studenti e giovani professionisti dell’area biomedica promosso da Medicina Dialogo Comunione e preparato da una commissione di alcuni di loro.