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Media, periferie, legami di pace ed economie di guerra.
Dal Sulcis Iglesiente allo Yemen

5-6 maggio 2018

«Se le coscienze delle persone che ci rappresentano in Parlamento fossero state più forti degli ordini di scuderia, il miglior cliente della RWM, industria controllata dalla tedesca Rheinmetall Defence che produce bombe in Sardegna, non avrebbe di fatto più potuto acquistare ordigni italiani.

Si sarebbe così aperta una difficile, tortuosa, ma non impossibile strada ad altre ipotesi. Il lavoro, così raro nel nostro territorio, si sarebbe orientato diversamente: non a produrre morte, ma ad avviare una rinascita. Con il concorso di molti» (Cinzia Guaita - Il riscatto del Sulcis per un lavoro libero – Città Nuova web 26/10/2017).

Un territorio, in Sardegna, diviso dalla scelta tra lavoro e produzione di bombe. Un caso di coscienza nazionale (universale?), al di là della situazione territoriale specifica. Una questione che ha a che vedere con politiche industriali, responsabilità della politica (anche come relazioni internazionali), rispetto dei diritti umani. Per questo servono idee, proposte, direttive europee, investimenti sul territorio che non siano ricattatori o frutto di interessi opachi. Basta con la solita scusante: “Tanto se non lo facciamo noi lo fanno altri”.

«La realtà del mondo si capisce meglio non dal centro, ma dalle periferie», ci ricorda papa Francesco. Nelle periferie infatti si scaricano le contraddizioni globali. Ma per portare veramente le periferie al centro, l’attenzione dei media non può essere passeggera o superficiale, limitandosi a ripetere concetti riduttivi che finiscono per giustificare la “banalità del male”. Deve invece aiutare a riscoprire un territorio che ha un altro tipo di vocazione. Come è avvenuto ad esempio nel bacino della Ruhr, mentre i percorsi avviati dal CRS4, centro di ricerca interdisciplinare costituito dalla regione Sardegna su impulso del premio Nobel Carlo Rubbia, dimostrano che esiste la possibilità di investire nello studio e sviluppo di soluzioni innovative. In questa direzione vanno le proposte avanzate a Iglesias lo scorso 3 dicembre nel Convegno “Pace, lavoro, sviluppo” per una reale riconversione a favore dell’ambiente e della buona occupazione, in collaborazione con la ricerca in campo universitario.

Il ruolo dei media, quindi, è andare oltre la superficie, dando una prospettiva di lungo periodo e accompagnando i processi di riconversione che hanno bisogno di tempo, sostegno, visibilità e incidenza sulla realtà. NetOne e Città Nuova vogliono contribuire a generare questa prospettiva, soprattutto favorendo il coinvolgimento in prima persona degli operatori dei media.

5 maggio - mattina - Teatro Electra (Piazza Pichi)
Seminario per operatori dei media, in dialogo con: Giorgio Beretta (Rete italiana disarmo), Maurizio Simoncelli (Archivio disarmo), Nello Scavo (Avvenire), Marinella Correggia (Centro Studi Sereno Regis), Paolo Gentili (Cei), Teresa Piras (Movimento non violento), Efrem Tresoldi (Nigrizia), Rosa Siciliano (Pax Christi), Marta D’Auria (Riforma), Roberto Comparetti (Il Portico), Cristina Montoja (NetOne), Giorgia Bresciani (Radio in Blu), Giampaolo Atzei (Sulcis-Iglesiente Oggi), Carlo Cefaloni (Città Nuova), Giulio Meazzini (Città Nuova).

Evento con crediti formativi per giornalisti (piattaforma SIGeF)

5 maggio - pomeriggio
NetOne e Città Nuova incontrano la città di Iglesias
A cura del Comitato Riconversione RWM per il lavoro sostenibile

6 maggio - Run for Unity sul Cammino Minerario di Santa Barbara
Il Cammino Minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, culturale, ambientale e religioso, che si sviluppa su una lunghezza di circa 400 km lungo gli antichi cammini minerari del vecchio bacino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, l’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Il Cammino è dedicato alla santa patrona dei minatori, con l’obiettivo di conservare e tramandare il valore di solidarietà e di coesione che nei secoli passati ha caratterizzato il culto di santa Barbara, culto tuttora fortemente sentito e praticato con celebrazioni e processioni che si svolgono proprio lungo tratti rilevanti del Cammino.

Di fronte alla lunga e profonda crisi economica, e ai conseguenti fenomeni di disgregazione sociale generati dalla cessazione della prevalente attività produttiva, è stata creata una nuova infrastruttura per lo sviluppo del turismo sostenibile del Sulcis Iglesiente Guspinese e per la destagionalizzazione dei flussi turistici della Sardegna. Lungo il cammino, e a sostegno di questo, si intende favorire la mascita di attività imprenditoriali di vario genere.

Il 6 maggio 2018 una “marcia per la pace”, gioiosa e colorata, percorrerà un tratto del Cammino per ricordare l’importanza della riconversione economica del territorio. Ad un anno dall’evento “Run for Unity”, che ha visto la nascita del Comitato Riconversione RWM per il lavoro sostenibile, si vuole fare un passo avanti, non solo di denuncia e di rottura del silenzio intorno alla situazione RWM, ma anche di presa di coscienza delle alternative possibili, come contributo alla pace globale. L’itinerario, che vedrà la partecipazione delle diverse generazioni, con i loro linguaggi, e delle varie aggregazioni (sarde, nazionali e internazionali) che si occupano di pace, è concepito come momento di formazione per tutti e raccolta di testimonianze.

Per sistemazioni a Iglesias: Consorzio Turistico 347 27 73 705 (citare NetOne)

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Vuole contribuire all'elaborazione di una antropologia medica che si ispira ai principi contenuti nella spiritualità dell'unità, che anima il Movimento dei Focolari e alle esperienze realizzate in vari Paesi in questo campo.


 

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