Nell’organizzazione e nella realizzazione di questi interventi i volontari dell’associazione si pongono come cerniera tra le strutture regionali sanitarie, i dispensari locali e la popolazione delle zone rurali, promuovendo un atteggiamento di autonomia e responsabilità da parte della popolazione.
Così ci ha scritto a fine marzo Maria Grazia Casarsa, al ritorno da un viaggio in Burkina, per un progetto della Regione Toscana, in cui la Salus è partner Lotta alla trasmissione materno-infantile dell’HIV nel quadro di un’offerta integrata dei servizi di prevenzione, trattamento, cura e supporto contro l’AIDS in Burkina Faso:
“La missione molto operativa - monitorare da un punto di vista sanitario il progetto e definire la raccolta dati nei dispensari e punti salute della regione per verificare la ricaduta effettiva delle azioni sulla popolazione - ha raggiunto gli scopi previsti non dimenticando che le azioni avevano come obiettivo le persone e non solo i numeri…”
Questo recente viaggio in Burkina è stato dedicato anche alla verifica del progetto Salus Yaa Songr Siida (E’ giusto aiutarsi) nel villaggio di Koudougou a favore delle "donne delle pietre" (un gruppo di donne il cui unico sostentamento per loro e i loro figli viene dall’estrarre da una cava e sminuzzare materiali edilizi) che è passato, in questi anni, dal sostengo alimentare al microcredito per 50 donne, e ora al sostegno alla scuola e al dispensario medico del villaggio, grazie a donazioni di privati, del Rotary e della Provincia di Pisa.
Per ulteriori informazioni su questi progetti di cooperazione sanitaria della Salus in Africa, si rimanda al sito www.associazionesalus.org