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“Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”:era il 1996 quando sentii Chiara Lubich citare per la prima volta questo proverbio africano.

Si era recata in visita a Fontem, in Camerun, alla prima cittadella animata dalla spiritualità dei Focolari in Africa, che da decenni stava contribuendo a far nascere e crescere cittadini animati dallo spirito dell’unità della famiglia umana. Con quel detto sottolineava la centralità della comunità nella formazione umano-spirituale di ogni individuo.

Un elemento talvolta dimenticato, se si pensa che per approfondire la conoscenza di una personalità spesso ci si reca unicamente presso la casa natale o il luogo in cui ha operato e l’ha resa celebre.
Per Chiara Lubich non può essere così.

Dal 1943, cioè da quando i Focolari sono nati, le migliaia di persone che da tutto il mondo continuano a recarsi a Trento, non lo fanno per vedere unicamente la casa natale in via Prepositura, o le mura della prima comunità, il focolare, in Piazza Cappuccini. Per poter scoprire la persona che è stata Chiara Lubich, per comprendere la fisionomia delle comunità dei Focolari, ma soprattutto per capire perché Chiara abbia scelto di guardare all’umanità e alla storia dalla prospettiva della parola evangelica dell’unità – “Padre che tutti siano una cosa sola” (Gv, 17.21) – occorre “viaggiare” tutta Trento: i luoghi che lei frequentava, ma anche la storia di questa città, crocevia di divisioni e ricomposizioni religiose, civili e sociali che hanno forgiato per secoli lo spirito e la personalità dei suoi cittadini.

Questo centenario è un’occasione straordinaria non tanto per ricordare Chiara Lubich con nostalgia, ma per incontrarla oggi: nelle migliaia di persone che si spendono per un mondo più unito e in pace, nei movimenti economici, politici e culturali nati dalla sua spiritualità, come l’Economia di Comunione o il Movimento Politico per l’Unità; nelle centinaia di progetti sociali, ambientali e umanitari che contribuiscono a un mondo più fraterno e giusto.
E potrà dirsi privilegiato chi avrà la fortuna di visitare Trento nel 2020 ed incontrare nelle molteplici iniziative, nei luoghi, ma soprattutto nei suoi cittadini, lo spirito di fraternità che con Chiara Lubich è partito da lì e continua a viaggiare tutto il mondo.

Maria Voce

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Vuole contribuire all'elaborazione di una antropologia medica che si ispira ai principi contenuti nella spiritualità dell'unità, che anima il Movimento dei Focolari e alle esperienze realizzate in vari Paesi in questo campo.


 

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