Definizione di salute
Nella storia della medicina si sono sviluppati nel tempo concetti diversi di salute: da uno stato di salute definito solo come assenza di malattia, ad uno stato di salute definito come completo benessere. Più precisamente, l’OMS vari decenni orsono ha definito la salute come "Uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o di infermità" (OMS, 1948). In anni successivi vi è stato un ripensamento e si è passati da un concetto di “stato” ad uno di “processo”.
Salute allora come risultato di un processo mirato a ritrovare continuamente un equilibrio dinamico all’interno di sé e con l’ambiente, per cercare di soddisfare i bisogni biologici, psichici, sociali, culturali, spirituali che si presentano nei diversi momenti.
La ricerca e il mantenimento della salute perciò comprendono la promozione della vita, la prevenzione, la riabilitazione e non soltanto la cura, richiedono la considerazione di tutti quei fattori (ambientali, culturali, sociali) che possono incidere sulla salute stessa. Ma ancora, vanno considerati gli elementi legati alla persona stessa: gli stili di vita, i comportamenti salutari, ma anche i valori spirituali, le convinzioni religiose.
La spiritualità infatti non è una dimensione fra tante, essa permea e dà significato a tutta l’esistenza umana. L’attenzione alla dimensione spirituale della persona, nella pratica medica e assistenziale in genere, è un tema sempre più presente su pubblicazioni e riviste scientifiche [2] [3] [4]: già nel 1997 in una prestigiosa rivista medica si afferma che la “spiritualità è il fattore dimenticato in medicina e si auspica che venga inserita nel curriculum degli studi di medicina” [5].
Salute, allora, è la capacità di gestire la propria situazione di vita, è sinonimo di accettazione interiore, di non abbandonarsi alla disperazione anche di fronte a gravi patologie. Salute significa guarigione interiore, cioè capacità di gestire una situazione di vita, anche quando il corpo si disgrega.
Salute non è solo la risultante di una somma algebrica di componenti psicofisiche o sociali, ma scaturisce da un bilancio globale della persona nel quale si devono considerare anche le componenti psicologiche e spirituali. Così, ad esempio, una persona malata potrà avere ricchezze affettive e risorse spirituali tali da costituirla in uno stato di salute relazionale-spirituale, pur non avendo una piena funzionalità fisica.
In questa prospettiva, la guarigione va intesa non come semplice restitutio del benessere precedente, non sempre possibile, ma come acquisizione di un nuovo equilibrio fisico, psichico, spirituale, che permette di raggiungere una nuova “integrità”.
Naturalmente, è necessario mettere in atto tutti i mezzi diagnostici e terapeutici disponibili per salvaguardare la salute e la vita. Quindi anche il campo della ricerca scientifica assume in questa prospettiva il suo pieno significato. Ancora, è fondamentale sostenere e stimolare la volontà di guarigione del paziente, valorizzando i risultati terapeutici o di riabilitazione, pur se limitati, o non completi: ma dal punto di vista del paziente, sono importanti.