Riassunto
Le conquiste della scienza e della tecnologia hanno portato dei mutamenti anche riguardo alle modalità della morte. Se da un lato, mediante apparecchiature e sistemi avanzati, la scienza e la pratica medica possono oggi risolvere situazioni che fino a poco tempo erano insolubili e sono in grado di salvare e curare pazienti una volta destinati a morte certa, dall’altro possono protrarre la vita perfino in situazioni di debolezza estrema, prolungando il processo del morire
Con le espressioni “testamento biologico” (o testamento di vita,), “direttive (o disposizioni) anticipate di volontà, “dichiarazioni anticipate di trattamento”, si indica generalmente lo strumento volto a manifestare le scelte di fine vita. Si tratta di documenti scritti contenenti le indicazioni espresse da una persona sana e capace di intendere e di volere (“competente”, secondo la traduzione letterale di una parola anglosassone ormai entrata nell’uso) e aventi per oggetto i trattamenti sanitari e assistenziali che la persona vorrà o non vorrà ricevere nell’ipotesi in cui, a causa di una malattia grave, inguaribile, o di evento traumatico, si venisse a trovare in uno stato di incapacità di intendere e di volere (“incompetente”).
Il disegno di legge n.10/A, che è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati con il titolo “Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento” non ha certo risolto le problematiche etiche ed il testo stesso è oggetto di numerose obiezioni.
[1] Cf.Casini C., Casini M., Di Pietro M.L., Testamento biologico, Società Editrice Fiorentina, Firenze 2007, p. 14
[3] Camon F., Così si spegne l’uomo macchina, “Confini Capire la morte per crescere la vita” 9(1996), p. 12
[4] Sandrin L., Testamento di vita o testamento di sfiducia, “Camillianum” 18 n.s.(2006), pp.557-563 Le sottolineature in corsivo sono dell’Autore.
[5] Becchi P., Il testamento biologico e i falsi paladini della “libera scelta”, “Il Giornale” del 5 marzo 2009, p. 25
[7] Piva P., Testamento biologico: problema teologico-etico, “Rivista di Teologia Morale” 162(2009), pp.211-228
[8] Benedetto XVI, Discorso agli ammalati e agli operatori sanitari per la XVII Giornata Mondiale del Malato, 11 febbraio 2009
[9] Malerbe J.F., La medicalizzazione della vita e la resistenza della parola, in AA.VV., Nascere, amare, morire, Paoline, Cinisello Balsamo 1989, p. 63
[10] Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione sull’Eutanasia, 5 maggio 1980, in AAS 72(1980), pp. 1542-1552
[11] “Può accadere, in casi dubbi, quando siano falliti i mezzi già noti, che un nuovo metodo, ancora insufficientemente provato, offra, accanto a elementi assai pericolosi, delle buone probabilità di successo. Se il malato dà il suo assenso, l’applicazione del provvedimento in questione è lecita” (Pio XII, Ai partecipanti del I Congresso internazionale di istopatologia del sistema nervoso, 14 settembre 1952, in AAS 44(1952), p. 788)
[12] Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori pastorali, Carta degli Operatori Sanitari, Città del Vaticano 1994
[15] The Catholic Bishops’ of Pennsylvania, Statement on Nutrition: moral considerations, trad. Italiana, “Medicina e Morale” 4(1992), pp. 739-763
[16] United States Bishops’ Pro-Life Committee, Nutrition and hydration: moral and pastoral reflections, “Origins” 21(1992), pp. 705-712
[17] Comitato Nazionale per la Bioetica, Questioni etiche relative alla fine della vita umana, Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento per l’informazione e l’editoria, Roma 1995, p. 29
[18] Associazione Medici Cattolici Italiani, Senso della morte e amore per la vita, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007, p. 57
[19] Proietti R., Accanimento terapeutico, in G.Cinà, E.Locci, C. Rocchetta, L.Sandrin (a cura di), Dizionario di Teologia Pastorale Sanitaria, Edizioni Camilliane, Torino 1997, p. 5
[21] Autiero A., Medicina e tecnologia per la prassi dell’etica medica, “Rivista di Teologia morale” 79(1988), pp. 47-58
[22] Il Giornale del 10 novembre 2002, p. 14 . Per la pubblicazione della ricerca vedi Gianni A., Limite terapeutico e scelte di fine vita: il processo decisionale in terapia intensiva, in A.Pessina (a cura), Scelte di confine in medicina. Sugli orientamenti dei medici rianimatori, Vita e Pensiero, Milano 2004, pp.37-76
[25] “Non si può fare del malato l’oggetto di decisioni che non è lui a prendere o, se non è in grado di farlo, che non potrebbe approvare. La “persona”, principale responsabile della propria vita, deve essere il centro di qualsiasi intervento di assistenza: gli altri sono presenti per aiutarla, ma non per sostituirsi ad essa” (Pontificio Consiglio, “Cor Unum”, Alcune questioni etiche relative,ai malati gravi e ai morenti, 27 luglio 1981, in Enchiridion Vaticanum, 7, EDB, Bologna 1985, p. 1137, n. 2.1.2)
[26] Cf. Giovanni Paolo II, Al Congresso mondiale dei medici cattolici, 3 ottobre 1982, in Insegnamenti V/3, p. 673, n. 4
[27] Cf. Giovanni Paolo II, Ai partecipanti a due Congressi di medicina e chirurgia, 27 ottobre 1980,in Insegnamenti III/2, p. 1008-1009, n. 9
[29] Binetti P., La vita è uguale per tutti La legge italiana e la dignità della persona, Mondadori, Milano 2009, p. 85
[30] Spagnolo A.G., Sacchini D., Pessina A., Lenoci M., Etica e giustizia in sanità Questioni generali Aspetti Metodologici e organizzativi, Mc Graw-Hill, Milano 2004, p. 378
[31] Marcucci S., Il paziente cosciente ha diritto a rifiutare le cure, “Panorama della Sanità” 41(2008), pp. 17-18
[32] Casini C., Casini M., Di Pietro M.L., Testamento biologico, Società Editrice Fiorentina, Firenze 2007, p. 19
[34] Casini C., Casini M., Di Pietro M.L., Testamento biologico, Società Editrice Fiorentina, Firenze 2007, pp. 27-28
[35] Approvato dal Comitato centrale della Federazione Nazionale Collegi Ipasvi con deliberazione n. 1/09 del 10.01.2009 e dal Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale Collegi IPASVI il 17 gennaio 1009, “Panorama della Salute” 8(2009), pp.20-22
[36] De Tilla M., Militerni L., Veronesi U., La parola al paziente. Il consenso informato e il rifiuto delle cure, Sperling &
Kupfer, Milano 2008 vedi anche Flores D’Arcais P., A chi appartiene la tua vita?, Ponte alle Grazie, Milano 2009
[38] Conferenza Episcopale tedesca, Consiglio delle Chiese evangeliche, Testamento biologico cristiano con delega preventiva e nomina di un fiduciario, “Micromega” del 16 marzo 2009
[39] O’Rourke, The christian affirmation of life, “Hospital Progress” 55(1974), pp.65-72; Perico G., Testamento biologico e malati terminali, “Aggiornamenti Sociali” 11(19929, PP. 667-692; The Catholic Bishop’s of Pennsylvania, Living Will and Proxy for Really Care Decisions, “Medicina e Morale” 5(1993), pp.989-999
[41] Zappalà D., Biotestamento alla tedesca, no dei medici, “Avvenire” Inserto E’ Vita del 25 giugno 2009
[42] Conferenza Episcopale, Chiesa evangelica e Chiese cristiane tedesche, Il biotestamento, “Il Regno Documenti” 9(2011), pp. 290-300
[43] Masuda A. et al., Physician’s reports on the impact of living wills at the end of life in Iapan, “Medical Ethics” 29(2003), pp. 248-252
[44] Bianco A., Progetti di legge relativi al consenso informato e disposizioni di trattamento, “Professione Cultura e pratica del medico d’oggi” 1(2009), p. 8
[46] Consiglio Nazionale della Federazione Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Rivalutare il ruolo del medico all’interno di un diritto mite, “Panorama della Sanità, 24(2009), pp. 18-22
[47] Becchi P., Testamento biologico Che errore questa legge Aumenterà solo la sofferenza dei malati, “Il Giornale” del 28 marzo 2009, p. 46
[48] Spagnolo A.G., Bioetica nella ricerca e nella prassi medica, Camilliane, Torino 1997, pp. 351-354
[51] Sgreccia E., Manuale di bioetica I.Fondamenti ed etica biomedica, Vita e Pensiero, Milano 2007, pp.911-912
[52] Chodi M., Medicina Tecnica e Morte: Le questioni antropologiche. Le dichiarazioni anticipate di trattamento, in AA.VV. Salute e salvezza, Glossa, Milano 2008, pp. 151-172
[53] Marino R.I., Testamento biologico: i diritti dei malati e l’operato dei medici, in Boraschi A., Manconi L., Il dolore e la politica Accanimento terapeutico, testamento biologico, libertà di cura, B.Mondadori, Milano 2007, p. 46
[54] Giannini et al., Scelte di fine vita in rianimazione pediatrica Raccomandazioni del Gruppo di Studio SARNePI per la Bioetica, “La Rivista Italiana di Cure Palliative” 1(2009), pp. 25-29. Il corsivo è nel testo.
[55] Salvioli G., Il testamento biologico: il punto di vista del Geriatra, “Giornale di Gerontologia” 56(2008), pp.118-122
[56] Cf. Herranz G., Interventi di sostegno vitale e pazienti terminali:l’integrazione tra medicina intensiva e palliativa, in E. Sgreccia ,J.Laffitte (a cura di), Accanto al malato inguaribile e al morente: orientamenti etici e operativi. Atti della quattordicesima Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita (Città del Vaticano, 25-27 febbraio 2008), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2009, p. 82
- << Prec
- Succ