Nella professione del dentista è comune venire in contatto con molti bambini. In particolare nell´età prescolare è frequente il ricorso all’anestesia generale per vari motivi, quali 1) la fobia dei bambini, e spesso anche dei loro genitori, verso il dentista 2) le esperienze traumatiche precedenti; 3) il fatto che la comunicazione con il bambino richiede uno sforzo eccessivo considerata la diversità di ogni bambino e di ogni famiglia. Molti bambini p.e. sono stranieri e il livello di comprensione è difficilmente valutabile.
L’obiettivo dello studio retrospettivo è valutare l’impatto di un nuovo metodo di relazione dentista-bambino, praticato nell´arco di tempo di sette anni che va dal 1.6.2006 al 30.6.2013, sulla percentuale di bambini tra 2 e 6 anni in attesa dell’anestesia generale in un ambulatorio dentistico di una struttura sanitaria pubblica in Austria, lo studio dentistico della Steiermärkische Gebietskrankenkasse a Graz. Si analizza la percentuale rimanente di bambini inviati ad un`anestesia generale dopo l`applicazione CPTT.
L´ approccio personalizzato si articola nei seguenti modi: 1) BENVENUTO con il topolino 2) approccio corporeo attraverso il massaggio delle dita 3) diagnosi tramite il “gioco dei numeri” 4) trattamento con comunicazione verbale adeguato a cultura e lingua del bambino
5) consegna di un premio attraverso la scelta personalizzata di un giocattolo 6) pianificazione del successivo percorso con il bambino e la famiglia 7) protocollo per riproporre il rituale nei successivi interventi.
Risultati: Durante i 7 anni si sono presentati 718 bambini di età da 2 a 6 anni, trattati poi con l´approccio CPTT. Oltre il 50% di loro aveva elevati problemi in quanto provenienti da 28 nazioni diverse, di cui 21 extraeuropee, tanti in condizioni economiche precarie, senza conoscenza della lingua tedesca. In genere, a causa dell’ eccessivo sforzo richiesto per comprenderli, si ricorrerebbe al trattamento dell´anestesia generale. La valutazione preliminare del gruppo problematico dimostra che solo approssimativamente dal 3 al 4% dei bambini necessita un´anestesia generale (mentre al 35% dei bambini è sufficiente un farmaco calmante) dopo un approccio centrato su una buona relazione e sfruttando anche altri metodi. Anche per un dentista può essere importante non solo “curare” ma “prendersi” cura del paziente.
Discussione: Il CPTT potrebbe essere utilizzato anche da altri dentisti per evitare l’anestesia generale per la cura dentaria nei bambini in età prescolare. Tali risultati incoraggiano ad approfondire ulteriormente lo studio per valutare l’evidenza statistica ipotizzata.
Steiermärkische Gebietskrankenkasse