L’arte al di là del limite
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- Scritto da Zenadia da Silva
Nicoletta Tinti: un’atleta bella, brava e solare. Il teatro, la ginnastica ritmica, i Giochi Olimpici di Atlanta, il sogno di diventare ingegnere. Poi la malattia. Il coraggio di ricominciare. La danza da seduta, senza sedia a rotelle. Infine…Siamo qui, sedute a casa sua, in centro ad Arezzo, a chiacchierare, come se ci conoscessimo da sempre anche se finora ci siamo sentite solo via messaggio, per organizzare questa intervista.
Mi parla del festival teatrale da cui è appena tornata, a Trani; delle prove saltate con “la Silvia”, la sua amica e collega, del suo lavoro di ingegnere civile, della passione per la danza scoppiata quando si è trasferita a Firenze, per gli studi all’università. E la ginnastica ritmica? «La ginnastica l’ho cominciata a 9 anni». Ecco cominciamo da qui, dalla ginnastica ritmica.